Costruire barche con fibre “eco” e scoprire le due barche realizzate
Northern Light Composites: una start-up innovativa
Northern Light Composites è una startup innovativa che si occupa di ricerca e sviluppo di fibre naturali, materiali riciclati e resine innovative per la costruzione di imbarcazioni a vela
La giovane start-up nasce come spin off di Northern Light Sailing Team – gruppo di velisti che regata da ormai un decennio nell’altura – e dall’esperienza di un gruppo di ex studenti universitari, con pregresse conoscenze nell’ambito dei compositi sostenibili maturate tramite le competizioni universitarie della 1001Vela Cup.
L’idea dei tre fondatori – Fabio Bignolini, Andrea Paduano e Piernicola Paoletti – è quella di costruire imbarcazioni non solo performanti in mare, ma anche rispettose dell’ambiente e della salute dei lavoratori. Il team di nlcomp è diviso in due settori principali, il primo si occupa dello studio e l’ottimizzazione di materiali mentre l’altro dipartimento è impegnato della progettazione e ingegnerizzazione dei prototipi.
L’azienda è nata a fine 2019 e nel primo semestre del 2020 ha lanciato i primi progetti: il primo dinghy riciclabile “ecoprimus” e la prima sportboat “ecoracer769”, firmata dal progettista Matteo Polli.
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Videointervista
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3D Interattivo Ecoracer769
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Northern Light Composites
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Test di riciclaggio nlcomp
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Test di resistenza meccanica
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In esposizione
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Contatti
Intervista
3d interattivo dell’ecoracer769
Northern Light Composites
Northern Light Composites e il problema della vetroresina, materiale con cui si costruiscono le barche. I materiali compositi normalmente utilizzati nella nautica sono tessuti di fibre di vetro “affogati” in una matrice di resina termoindurente, a base epossidica o poliestere. Il risultato ha ottime proprietà meccaniche, tuttavia, analizzando i singoli componenti del materiale composito, si evidenziano tutti gli aspetti che non rendono sostenibile un’imbarcazione così realizzata. Le fibre di vetro richiedono un elevato dispendio energetico per la loro produzione che avviene ad alta temperatura. A fine vita, inoltre, non è più possibile separare la resina dalle fibre e l’unica possibilità per riutilizzare un materiale composito è come inerte da aggiungere a materiali meno nobili.
Northern Light Composites: come risolvere il problema “vetroresina”
Per dare una soluzione concreta al problema “vetroresina” Northern Light Composites ha studiato un materiale composito con fibre di origine vegetale, che riducono l’impatto ambientale all’origine in quanto richiedono un bassissimo dispendio energetico per la loro realizzazione, poiché si presentano già lunghe e allineate in natura. Per quanto riguarda la matrice è stata scelta la resina Elium per le sue caratteristiche legate alla riciclabilità, che permettono di dare una nuova vita al composito a fine vita. Anche l’anima del composito, in PET, è stata scelta dal team progettuale di nlcomp in quanto garantisce la possibilità di rigenerazione a fine vita.
Test di riciclaggio nlcomp
Il composito realizzato da nlcomp con Arkema Elium messo a confronto con una più comune resina vinilestere. Come si vede chiaramente, la seconda non può essere separata e riutilizzata, mentre la prima garantisce la completa riciclabilità del composito.
Fibre naturali
Il processo di laminazione di nlcomp
Test di resistenza meccanica del composito sostenibile e riciclabile ideato da nlcomp
In esposizione
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